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Damir Agičić di Slavonski Brod è venuto per la prima volta a Medjugorje trent’anni fa. Da allora viene regolarmente più volte l’anno dalla Regina della pace, con la sua famiglia o con gruppi di pellegrini. Egli aveva sentito le prime voci su Medjugorje da un compagno di studi al tempo delle prime apparizioni. Ne parlò con la moglie e già allora decisero di venire in viaggio di nozze nel maggio del 1983, prevedendo anche alcuni giorni da trascorrere al mare. Visitarono Medjugorje con l’intenzione di vedere tutto in prima persona. “Anche prima ci affidavamo entrambi volentieri alla nostra cara Madonna nelle nostre preghiere, per cui con quel pellegrinaggio avevamo deciso di ringraziarla in qualche modo anche per la nostra famiglia”. Allora abbiamo creduto, ma stiamo ricevendo in eredità la benedizione della Madonna anche oggi. Anche allora abbiamo sentito quel qualcosa che si percepisce oggi a Medjugorje, quando si viene con l’animo aperto all’intervento di Dio, e ci siamo diretti verso casa spiritualmente rinfrancati, rinnovati. In seguito anche la vita stessa ci ha confermato che a Medjugorje avevamo ricevuto una forza spirituale per sopportare tutto ciò che ci attendeva in seguito” – ha affermato Damir, la cui testimonianza completa è contenuta nel numero di Glasnik mira del mese di Ottobre.
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La preghiera del Papa a Nostra Signora della Pace Nella Conclusione della Esortazione Apostolica ECCLESIA IN OCEANIA , data a Roma, presso san Pietro, 22 novembre 2001, il Santo Padre invita i fedeli a rivolgersi con lui alla Vergine Maria, Madre di Gesù
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E da quel giorno fino ad oggi la nausea, la diarrea, il dolore, il vomito, dovuti al morbo di Crohn sono immediatamente scomparsi
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All’inizio di aprile, alcuni membri della Comunità “Vittoria di Dio” di Zagabria sono venuti in pellegrinaggio a Medjugorje. Essi hanno anche animato il Secondo Incontro delle Comunità Carismatiche riunite nel Coordinamento del Rinnovamento nello Spirito Santo di Croazia e Bosnia Erzegovina, tenutosi a Medjugorje dal 1° al 3 aprile di quest’anno. Ana e Petar Buljan, unitamente al responsabile della Comunità Marko Blagović, sono stati ospiti di una trasmissione di Radio “Mir” Medjugorje. Marko ci ha parlato degli inizi della Comunità che è nata principalmente come una Comunità di giovani: “Pregavamo e lodavamo insieme il Signore. Avevamo il desiderio di portare i giovani ad incontrare il Dio vivente.
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“Avevo un grande desiderio di venire a Medjugorje quando è tranquilla, quando non ci sono molti pellegrini. Lo desideravo da tanto tempo. Questa è la prima vacanza che mi prendo negli ultimi cinque anni, per ringraziare la Madonna di ciò che mi ha dato e per pregarla per ciò di cui ho bisogno”, ha affermato Mirko Hrkać, amministratore della Fondazione “Sento, credo, vedo” con sede a Zagabria, a Radio “Mir Medjugorje, in occasione del suo pellegrinaggio a Medjugorje in Gennaio. Ha poi aggiunto: “Medjugorje è per me qualcosa di particolare, vivo con Medjugorje ed, in special modo, con i messaggi della Madonna. Dieci o dodici anni fa, ho fatto alla Madonna il voto di passare ogni mese a tutti i miei amici il messaggio che lei dà alla parrocchia ed al mondo”. Lo faccio ancora oggi, lo passo a circa 300 indirizzi. La stessa Fondazione e le sue pubblicazioni, la prima delle quali è la Bibbia sonora, sono frutto di un messaggio della Madonna, quello del 18 ottobre 1984, in cui la Madonna ha detto di mettere la Bibbia in un luogo visibile nelle nostre famiglie, perché ci stimoli a leggerla e a pregare” Il signor Mirko Hrkać è privo della vista da una decina di anni: “E’ stata molto dura, ma la preghiera del Rosario mi ha aiutato. In precedenza, lavoravo come direttore di cantiere, avevo una vita normale”, ha detto Mirko. In seguito è venuto a Medjugorje, dove ha sentito lo stimolo di iscriversi a Teologia. La Fondazione “Sento, credo, vedo” è casa editrice di una serie di libri in forma sonora, tra cui ci sono anche tutti i libri di fra Slavko Barbarić. L’amministratore della Fondazione ha affermato che, senza la fede, difficilmente avrebbe accettato la perdita della vista: “La Madonna mi ha sempre dato la forza, in particolare la Madonna ai piedi della croce. Con lei posso rialzarmi dalle situazioni difficili, lei comprende il dolore e la sofferenza e dona la forza per poter continuare a vivere”.
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Dal 7 al 9 novembre 2014, il Consiglio zonale della Gioventù Francescana dell’Erzegovina ha organizzato a Medjugorje per la prima volta un seminario per i membri della Gioventù Francescana che hanno emesso le prime promesse. Al seminario, sul tema “Signore, cosa vuoi che io faccia?”, hanno partecipato trentasette membri della Gioventù Francescana provenienti da sedici fraternità. I membri della Gioventù Francescana che hanno emesso le loro prime promesse in questo anno scolastico, o che le hanno emesse durante il seminario stesso, hanno avuto la possibilità di apprendere cosa esse siano in realtà, a chi vadano fatte e per quale motivo ed hanno riflettuto su questo passo importante sia per loro che per le loro fraternità.
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Thomas Mueller, membro della comunità per la nuova evangelizzazione „Totus Tuus“, chimico e teologo laureato, ha vinto un premio dell’Università di Koblenz per la sua Tesi “ 25 anni di Medjugorje – una valutazione teologica-ecclesiale-legale alla luce del senso della Fede”.
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“Mi trovo al Seminario per la prima volta. È bello, le tematiche sono buone e mi piace anche questa presenza di sacerdoti da tutto il mondo. Tuttavia, a mio parere, qui la cosa più importante è il luogo stesso in cui si svolge il Seminario. Il Papa ha affermato che, a causa di molti piccoli focolai bellici, nel mondo si sta in realtà combattendo la terza guerra mondiale.
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Il 27 aprile scorso, Domenica della Divina Misericordia, sono stati a Medjugorje pellegrini provenienti da Croazia, USA, Irlanda, Scozia, Italia, Germania, Austria, Svizzera, Corea, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Francia, Canada, Polonia, Libano, Ucraina e Spagna. Tra i pellegrini croati abbiamo incontrato l’ottantenne Marija di Nova Gradiška, per la quale questa è stata l’ottantesima venuta a Medjugorje. Ha detto che a Medjugorje ha sperimentato una grande grazia: “I miei, quando torno a casa, dicono che sentono pace, amore e felicità. Nulla senza il Signore; con il Signore, tutto. Beato colui che confida nel Signore, perché questo è il tesoro più grande, l’amore più grande”. All’interno di un gruppo di pellegrini provenienti dall’isola di Čiovo, abbiamo incontrato Jela, che ha testimoniato che viene regolarmente a Medjugorje, dove si riempie di Spirito Santo. Anche Ljubica da Livno è un’assidua pellegrina a Medjugorje: “Qui sto sperimentando la pace, particolarmente oggi, giorno in cui due Papi sono stati dichiarati Santi. Noi non siamo coscienti di quanto sia grande oggi la Misericordia di Dio perché, se ne fossimo coscienti, vivremmo in modo più gioioso”. Marko di Šibenik è entusiasta di Medjugorje e ha sottolineato che continuerà a venirci: “Sono venuto a Medjugorje molte volte. Qui una persona percepisce pace, so che la Madonna è qui. Stiamo continuando a pregare qui la preghiera che facciamo nella nostra città, solo che qui il Rosario si può pregare liberamente”.
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Oggi l'atmosfera del Natale va regalata alle nuove generazioni più giovani. Bisogna farli sentirsi bene, per essere felici perché il Natale sta arrivando. Non lasciamo che il Natale ci oscuri, ci renda stanchi, insensibili, non abbia gioia in se stesso. Perché, se non lotteremo per le nuove generazioni, per chi lo faremo? Cosa ci rimane allora?
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