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Maurizio Baldacci, Presidente dell’AIASM, un’Associazione di guide italiane presso i Santuari Mariani, ha partecipato al recente Ventiquattresimo Incontro Internazionale degli organizzatori di pellegrinaggi e delle guide di centri della pace, gruppi caritativi e di preghiera legati a Medjugorje. Lo fa dal 2006, perché ritiene quei Seminari di eccezionale importanza per la formazione delle guide dei pellegrinaggi. Anche l’Associazione di guide italiane di cui è Presidente organizza per i suoi membri Seminari formativi di uno o più giorni, durante i quali essi discutono dei problemi concreti che incontrano nella loro attività con i pellegrini.
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Il Papa e Medjugorje MEDJUGORJE ALLA LUCE DELLA VISITA DEL SANTO PADRE A SARAJEVO Il Papa è stato a Sarajevo e non è venuto a Medjugorje come molti speravano, nonostante la sua evidente benevolenza verso gli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje.
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In occasione del soggiorno dell’Arcivescovo di Vienna Cardinal Christoph Schönborn a Medjugorje, Max Domej della Gebetsaktion Wien ha parlato con lui. Riguardo a Lourdes ed a Fatima la Chiesa ha espresso il suo giudizio, il suo giudizio definitivo, solo dopo che gli avvenimenti erano terminati. A ciò si arriverà anche in questo caso prima o poi, ma anche qui lasciamo le mani libere alla Madre di Dio… Penso che Medjugorje possa pacificamente continuare ad andare per la sua strada, con la fiducia che la Chiesa, Madre e Maestra, qui seguirà davvero bene la strada per cui si sta andando.
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Sono molte le esperienze fatte dai pellegrini, la maggior parte delle quali però resta nascosta all’opinione pubblica. Ma è anche vero che ogni giorno incontriamo persone che testimoniano pubblicamente le particolari grazie ricevute per intercessione della Madonna. Questo è anche il caso dell’irlandese Gabrielle Colins. A quanto dice lei stessa, la prima volta che è venuta a Medjugorje, lo ha fatto soltanto per sua sorella: “Sono stata educata e cresciuta come cattolica, ma per un periodo avevo smesso di andare in chiesa. In seguito ho subito un attacco di cuore ed ho dovuto smettere di lavorare, motivo per cui trascorrevo la maggior parte del mio tempo in casa. Mia sorella era già venuta a Medjugorje alcune volte e mi ha quindi proposto di venire con lei quando ci fosse tornata nuovamente. Una volta arrivate qui è stato tutto davvero molto bello, ma non pensavo che avrei desiderato venire di nuovo. Tuttavia nel febbraio dell’anno seguente ero di nuovo qui. Qui si prova un sentimento di pace totale, qui c’è la Madre”. Gabrielle ha poi aggiunto che era molto malaticcia e che passava molto tempo in vari ospedali.
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Suggerimenti per la lettura della Sacra Scrittura Kurt Knotzinger INTRODUZIONE Nei messaggi di Medjugoje per 4 volte troviamo il richiamo a leggere la Sacra Scrittura. Il 18. 10.1984: "Oggi vi invito perché ogni giorno nelle vostre case leggiate la Bibbia.
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LA POSIZIONE DEI VESCOVI DELLA DIOCESI DI MOSTAR-DUVNO E TREBINJE-MRKANJ A PROPOSITO DI MEDJUGORJE Quando le apparizioni della Vergine ebbero inizio il 24 coiè il 25 giugno 1981 nella parrocchia di Medjugorje, nella diocesi di Mostar-Duvno-Trebinje-Mrkanj,
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Cari sacerdoti, religiosi e religiose, Cari pellegrini e parrocchiani di Medjugorje, Fratelli e sorelle, La vita sociale sembra essersi fermata in quasi tutto il mondo. Stiamo vivendo un tempo doloroso e irreale in cui, con molti cambiamenti nelle abitudini di vita, abbiamo dovuto rinunciare alla normale vita di incontri edi comunione, e quindi anche di celebrazioni liturgiche. Certamente la cosa più dolorosaè il "digiuno eucaristico", il sacrificio che ci viene chiesto solo per amore verso l’altro. Tale è anche,più o meno,lo spettro odierno di Medjugorje. Immersanella pace e nel silenzio tremendo, con i percorsi di pellegrini completamente vuoti, con alberghi vuoti e con la chiesa chiusa. Questa è un'opportunità per noi di sperimentare e vivere più fortemente e più profondamente la Settimana Santa, il mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo affinché nelle nostre sofferenze e nelle sofferenze altruivediamo, in una nuova luce, il volto di Cristo: innocente, accusato e condannato a morte, colpito, battuto, torturato, sputato e privato di tutta la dignità umana.
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Le quattro giornate di promozione del Documentario “IN ODIUM FIDEI” (“In odio alla Fede”), della Casa di Produzione “Laudato”, si sono concluse sabato 28 marzo scorso, con la sua proiezione presso il Salone “San Giovanni Paolo II” della parrocchia di San Giacomo a Medjugorje. Il Documentario tratta dei sessantasei frati erzegovinesi uccisi nel 1945 ed ha attirato un folto pubblico di spettatori. All’evento, organizzato dalla Parrocchia di San Giacomo e dalla sede di Čitluk dell'Ufficio del Registro Croato, ha preso parte anche fra Marinko Šakota, parroco di Medjugorje: “Ringrazio la Casa di Produzione “Laudato”! Stasera guarderemo un Documentario che parla di crimini gravi e noi, in quanto cristiani, vogliamo proprio guardarlo alla luce della Bibbia. Vogliamo ricordare, ma vogliamo anche perdonare! Stasera faremo memoria di qualcosa che ci spronerà ad avere una fede salda, non ad odiare”, ha affermato fra Marinko.
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Il Secondo Pellegrinaggio per persone con invalidità si è svolto a Medjugorje dal 20 al 22 settembre scorso, sul tema “Vivete la vostra fede”. L’impulso all’organizzazione di questo Incontro è venuto da suor Rastislava Ralbovsky, che da molti anni viene qui in pellegrinaggio insieme ad un gruppo di persone con esigenze particolari di Đakovo. “Il mio legame con Medjugorje è un impulso di Dio. Dal 1995, anno in cui sono arrivata a Đakovo e mi è stato affidato il compito di lavorare in questa Casa di aiuto spirituale, una delle prime direzioni del mio lavoro è stata quella di lavorare con le persone con disabilità. Ci siamo uniti al movimento mondiale “Fede e Luce” e, fin dall’inizio, abbiamo iniziato a venire a Medjugorje. Per noi è stato come venire a casa, da nostra Madre. Nel mio cuore c’è sempre stato il desiderio che il nostro lavoro si ampliasse, che si desse inizio ad un incontro internazionale” – ha detto suor Rastislava, che ha sottolineato il fatto che abbiamo con noi la Regina della pace da trent’anni e che Dio ha onorato questo popolo in un modo così particolare. All’incontro ha partecipato anche la Signora Đurđica Mađar di Vinkovci, madre di un bambino affetto da paralisi cerebrale. E’ vicepresidente dell’Associazione “Bubamara”. Ha sottolineato come Medjugorje abbia riconosciuto il popolo delle persone con esigenze particolari. “Ci siamo riuniti per stare insieme, ma desideriamo tutti la benedizione della Madonna. Ciò che muove me come madre, mio marito e mio figlio è la fede. Il mio Marko ha cominciato a camminare a dieci anni, grazie a Dio, alla Madre di Dio, a Medjugorje. Sono venuta per la prima volta a Medjugorje nel 1985. Nel periodo della mia crescita avevo dimenticato Dio e vivevo una vita senza Dio. E’ venuto al mondo il nostro Marko e, nel 2002, al ritorno dal mare, siamo venuti a Medjugorje, cosa che io ho vissuto come una gita turistica. Mio marito è cresciuto in una famiglia senza fede. Qui è iniziata la mia totale conversione, mio marito era lontano da tutto questo. I problemi con nostro figlio erano numerosi. Ero disperata, mi sforzavo di andare in chiesa, ma lo facevo saltuariamente. A quel tempo non sopportavo mio marito, non gli permettevo di avvicinarsi né a me né al bambino. Sono venuta a Medjugorje per la prima volta con un viaggio organizzato nel 2006. Sono salita sul Križevac ed ho pianto. Pregavo per la guarigione di mio figlio. Ad un certo punto ho smesso di piangere e nella mia testa è passata una frase: “A cosa ti gioverebbe se tuo figlio camminasse ma si perdesse l’anima di tuo marito?”. Questo mi ha mandato in confusione ed ho capito che dovevamo guarire il matrimonio, l’amore nel matrimonio. Oggi siamo una famiglia che va regolarmente a Messa la Domenica e il nostro matrimonio è guarito. Allora ho cominciato a rivolgermi a mio marito con amore, ho compreso che lui voleva essere una parte di noi. Al ritorno da Medjugorje, ho messo al primo posto mio marito e poi il mio bambino. E’ avvenuto un miracolo in noi stessi, è tornato il vero amore. Stiamo crescendo tutti e tre attraverso la fede, attraverso Medjugorje”, ci ha detto la Signora Đurđica di Vinkovci.
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Eccellenza di Gabon, Africa Eccellenza d'Italia, Cari sacerdoti, Persone della vita consacrata, Cari fedeli di questo paese, d'estero e della Parrocchia di Medjugorje, Cari fratelli e sorelle
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