data: 21.04.2025.
Papa Francesco è morto il lunedì di Pasqua, 21 aprile 2025, all'età di 88 anni, nella sua residenza, Casa Santa Marta, in Vaticano, ha riferito Vatican News. Alle ore 9:47 di questa mattina, Sua Eminenza, il Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole:
«Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte del nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua intera vita è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri ed emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».
Il Santo Padre, capo della Chiesa cattolica dal 2013, è stato eletto papa dopo la dimissione del suo predecessore Benedetto XVI ed è stato il primo papa a farlo in quasi 600 anni.
Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato – e ancor prima come cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires – ha seguito da vicino gli eventi di Medjugorje. Gli è stato presentato il lavoro della Commissione Ruini, costituita dal suo predecessore Benedetto XVI. Le sue affermazioni su Medjugorje sono state interpretate da molti in modi diversi, e sta di fatto che dal 2020 si è rivolto regolarmente tramite lettera ai partecipanti del Festival dei Giovani di Medjugorje.
Già prima, nel giorno della memoria della Beata Vergine Maria, Nostra Signora di Lourdes, l'11 febbraio 2017, il Santo Padre aveva incaricato Mons. Henryk Hoser, SAC, arcivescovo di Varsavia-Praga (Polonia), di recarsi a Medjugorje in qualità di inviato speciale della Santa Sede.
Il 31 maggio 2018, il Santo Padre Francesco ha nominato Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje l'Arcivescovo Henryk Hoser, già Inviato Speciale della Santa Sede. L'arcivescovo Hoser ha iniziato il suo ministero a Medjugorje con una Messa solenne, domenica 22 luglio alle ore 19.00.
«Papa Francesco ha emanato una decisione che autorizza i pellegrinaggi a Medjugorje, che d'ora in poi saranno organizzati ufficialmente dalle diocesi e dalle parrocchie e non più solo in forma "privata" come è avvenuto finora.
Lo hanno annunciato durante la Messa mattutina del 12 maggio 2019, presso la parrocchia-santuario di Medjugorje, diventata meta di milioni di pellegrini, il Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina, mons. Luigi Pezzuto e mons. Henryk Hoser, Visitatore Apostolico della Santa Sede a carattere speciale per Medjugorje». Lo ha reso noto Vatican News, come riportato dall'Agenzia Informativa Cattolica.
Trenta santuari e luoghi di preghiera in tutto il mondo, tra cui Medjugorje, hanno pregato il Rosario ogni giorno nel mese di maggio 2021 per la fine della pandemia, nell'ambito di una maratona di preghiera il cui tema era: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera (Atti 12,5)”. L'iniziativa, organizzata dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione su richiesta di Papa Francesco, ha coinvolto specificatamente i santuari di tutto il mondo, affinché si facciano promotori della preghiera del Rosario tra i fedeli, le famiglie e le comunità.
Il Rosario è stato trasmesso in diretta sui canali ufficiali della Santa Sede ogni giorno alle 18:00 ed è stato pregato a Medjugorje sabato 15 maggio 2021. Il Rosario a Medjugorje è stato recitato dall'allora provinciale dell'Ordine francescano dell'Erzegovina, fra Miljenko Šteko, e mons. Luigi Pezzuto, allora Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina, ed era assistito dai novizi della Provincia francescana dell'Erzegovina. Il Rosario è stato recitato dai parrocchiani della parrocchia di Medjugorje e il Grande coro misto Regina della Pace Medjugorje ha cantato per allietare l'atmosfera. Dopo la recita del Rosario, l’arcivescovo Pezzuto ha celebrato la Santa Messa.
La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto a mezzogiorno del 27 novembre 2021 la notizia che Papa Francesco ha nominato l’Arcivescovo mons. Aldo Cavalli, Arcivescovo titolare di Vibo Valentia (Vibo Valentia – latino: Dioecesis Vibonensis), già Nunzio Apostolico nei Paesi Bassi, in qualità di Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis. Si tratta della continuazione della missione svolta a Medjugorje dall'arcivescovo Henryk Hoser, S.A.C., scomparso il 13 agosto 2021 a Varsavia.
L'arcivescovo Cavalli è arrivato a Medjugorje nel giorno della festa della Madonna di Lourdes (11 febbraio 2022) e ha celebrato la prima Santa Messa con i parrocchiani e i pellegrini di Medjugorje il 13 febbraio 2022 alle ore 11 nella chiesa di San Giacomo.
«Grazie al Signore e alla Vergine Maria che mi hanno mandato qui tramite il Santo Padre», disse allora l'arcivescovo Cavalli.
«La PENITENZIERIA APOSTOLICA – volendo incrementare la pietà dei fedeli e la salvezza delle anime, in virtù delle facoltà a lei concesse in modo specialissimo da sua Santità FRANCESCO, Nostro Padre in Cristo e per Divina Provvidenza Papa, avendo accolto la recente richiesta di Sua Eccellenza monsignor ALDO CAVALLI, Arcivescovo titolare di Vibo Valentia, Visitatore Apostolico della Parrocchia di San Giacomo Apostolo a Medjugorje, nella diocesi di Mostar-Duvno, per l'incommensurabile misericordia di Dio e per i tesori celesti della Chiesa – concede benignamente L'INDULGENZA PLENARIA, alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, santa Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice), che i fedeli, mossi da vero spirito di penitenza e di amore, potranno lucrare durante tutto il GIUBILEO ordinario del 2025 e che potranno applicare, a modo di suffragio, anche per le anime dei fedeli ancora in Purgatorio, se compiranno un pellegrinaggio alla CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIACOMO APOSTOLO A MEDJUGORJE e lì parteciperanno devotamente ai riti giubilari o almeno dedicheranno un congruo periodo di tempo a pie preghiere, tra cui il Padre nostro, il Credo e le invocazioni alla Beata Vergine Maria», è stato reso noto, tra l'altro, nel Decreto sull'Indulgenza plenaria a Medjugorje, che è stata l'ultima decisione della Santa Sede su Medjugorje durante il pontificato di Papa Francesco. La più significativa è certamente la Nota Regina della Pace del Dicastero per la Dottrina della Fede circa l'esperienza spirituale legata a Medjugorje.
La presente Nota è stata pubblicata il 19 settembre 2024 e con essa il Vaticano concede a Medjugorje lo status di "Nihil obstat". Il documento del Dicastero, approvato da Papa Francesco, non parla di eventi soprannaturali, ma riconosce gli abbondanti frutti spirituali legati alla parrocchia di Medjugorje e dà un giudizio per lo più positivo sui messaggi, ha riferito Vatican News. Ciò incoraggia i pellegrinaggi e le devozioni della chiesa a Medjugorje.
L'arcivescovo Cavalli: Papa Francesco ha fatto di Medjugorje un centro internazionale di spiritualità
Nell'ottobre 2022 si è tenuto a Medjugorje il XIV Congresso nazionale mariologico-mariano sul tema: "Medjugorje come contributo alla nuova evangelizzazione", e il 19 ottobre è stata presentata la raccolta degli articoli scientifici di questo congresso. Tutti coloro che hanno organizzato questo congresso e pubblicato i loro articoli scientifici, durante la presentazione degli atti, sono stati ringraziati dal Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, l'arcivescovo Aldo Cavalli, il quale ha affermato che sia al congresso sia in questa raccolta sono stati spiegati molto bene i punti fondamentali della nuova evangelizzazione.
Parlando poi di Medjugorje come centro di nuova evangelizzazione, ha detto che tutti i papi hanno mostrato grande interesse per questo luogo, riferendosi in particolare al rapporto tra Papa Francesco e Medjugorje.
«Sappiamo che San Giovanni Paolo II avrebbe voluto venire qui e visitare questo luogo che rispettava così tanto, ma non poteva. Papa Benedetto XVI con il cardinale Ruini ha compiuto un’inchiesta, fondamentale per il cambiamento pastorale di questo luogo. E questo papa, Papa Francesco, ha fatto di Medjugorje un centro internazionale di spiritualità, con tre punti ben precisi.
Il primo: quando cinque anni fa disse a tutti i sacerdoti e ai vescovi: accompagnate, accompagnate e accompagnate i vostri fedeli a Medjugorje. Secondo punto: quando ha preso tutta la cura pastorale di questa parrocchia e l'ha posta legalmente sotto il suo diretto controllo e la sua diretta cura pastorale. E ha voluto dare alla parrocchia un'importanza così grande che ha nominato, cosa unica nel mondo, un vescovo, con tutta la giurisdizione che ha un vescovo diocesano, solo per questa parrocchia.
E il terzo punto, quello che ha fatto qualche settimana fa, dicendo al mondo intero quel nihil obstat che significa una cosa molto importante: la traduzione nihil obstat significa che non c'è nulla di contrario, ma in realtà vuole dire in poche parole andate, andate, andate a Medjugorje, perché è un luogo di profonda spiritualità e di fede che vale per il mondo intero. Ora Medjugorje, si trova in una situazione internazionale che bisogna non solo mantenere ma anche sviluppare cooperando, cooperando il meglio possibile con la grazia, perché la grandezza di questo luogo è la grazia che viene dallo Spirito Santo. Per questo voglio ringraziare ancora una volta tutti coloro che hanno organizzato questo Congresso e alla fine hanno raccolto negli Atti tutti questi lavori del Congresso per aiutare tutti a collaborare con questa grazia per il mondo intero», aveva affermato allora l'arcivescovo Cavalli.