L’arcivescovo Cavalli ha celebrato la Messa commemorativa per l’arcivescovo Hoser

data: 15.08.2023.

Il 13 agosto ricorre il secondo anniversario della morte dell’arcivescovo Henryk Hoser, primo visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje.

«Come ringraziamento al Signore per la sua vita e la sua opera qui a Medjugorje, lo ricordiamo in questa Eucaristia», ha detto all’inizio della Messa commemorativa per monsignor Hoser il parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Pavičić.

La Messa commemorativa per il suo predecessore è stata presieduta dall’attuale visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, l’arcivescovo Aldo Cavalli, insieme al parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Pavičić, e a padre Zenon Hanas, generale dei Padri Pallottini, ai quali apparteneva monsignor Hoser, e altri 64 sacerdoti.

«Credo nella Comunione dei santi», ha detto l’arcivescovo Cavalli all’inizio della sua omelia, poi ha spiegato che cos’è la comunione dei santi.

«Coloro che sono defunti sono santi, perché uniti al Santo, Gesù, il vero e unico santo. Nella celebrazione della santa Messa, diventiamo santi unendoci a Gesù, il vero e unico santo.

Noi e loro, nell’Eucaristia, siamo uniti nell’unico Signore, Gesù. Questa è la comunione dei santi.

Per questo oggi ci uniamo in Gesù con monsignor Hoser, mio predecessore, che vive nel Signore Gesù. Qui noi preghiamo per lui e lui prega per noi. Siamo in comunione in Gesù, la comunione dei santi», ha detto l’arcivescovo Cavalli, e nella sua omelia ha parlato anche delle letture della Messa, riferendosi in particolare al brano evangelico in cui Gesù tese la mano verso Pietro che stava affondando nel lago, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» e ha spiegato che la fede significa avere sicurezza.

«La fede è avere la certezza che il Signore Gesù mi salva sempre perché mi vuol bene. La fede è avere la certezza che Gesù mai mi abbandona. La fede è avere la certezza che il Signore vede la mia vita in prospettiva. La fede è avere la certezza che Gesù mi ha colmato di doni, di talenti. La fede è avere la certezza che Gesù vuole che io faccia crescere i doni che mi ha dato. La fede è la certezza che la comunità in cui vivo è la sua Chiesa, che Lui ama e che io devo amare», ha detto monsignor Cavalli e ha chiesto ancora una volta: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Concludendo la sua omelia, l’Arcivescovo Cavalli ha detto che san Paolo ha riassunto il tutto in tre frasi: «La salvezza è per grazia. La giustificazione, il perdono dei peccati è per sola fede in Gesù. Il giudizio di Dio è secondo le opere che compiamo» (FOTO)