Testimonianze 1996

MEDJUGORJE, EMAUS NUOVO

Intervista a fra Tomislav Pervan

a colloquio con Miro Brcic

Nell' apparizione di Medjugorje ci troviamo di fronte a qualcosa che richiede una spiegazione su di un fenomeno mondiale, un miracolo in corso, che continua e che dura. Molti cercano di contrastarlo dicendo che si tratta di un conforto a buon prezzo per persone diseredate, lese o smarrite nella vita.

Nel corso di questi quindici anni di esistenza e con 22 milioni di pellegrini da tutto il mondo è riuscita a far fronte a tutte le obiezioni, opposizioni e rinnegamenti ed anche agli esperimenti condotti dalla più avanzata medicina computerizzata. Nonostante tutto ciò, essa rappresenta nel mondo di oggi una fonte di grazia che ispira pace ed amore tra i popoli. Ne parliamo con Fra Tomislav Pervan, provinciale della provincia francescana dell'Erzegovina.

GLAS MIRA: In occasione del 15° anniversario delle apparizioni della Vergine a Medjugorje si è tenuto un grandioso concerto con la partecipazione di stelle mondiali quali Carreras, Gasdia, Sutei, Colusso... Hanno partecipato anche 12 cori provenienti da tutti i continenti, come i 12 apostoli. Un mondo in miniatura. Insieme agli alti rappresentanti politici non erano presenti anche gli alti prelati della chiesa, i nostri vescovi e cardinali, se non un vescovo australiano. Per quale motivo? Impegni o altro?
TOMISLAV PERVAN: La domanda sull'assenza di alti prelati della Chiesa in occasione del concerto di Medjugorje deve essere rivolta agli organizzatori del concerto. Per quanto mi riguarda posso dire che, sin dall'inizio, la posizione ufficiale della Chiesa e della gerarchia ecclesiastica nei confronti di Medjugorje è stata ambivalente. Da un lato ci sono molti vescovi ed arcivescovi che nel proprio animo, e molti anche pubblicamente, accettano ed incoraggiano nelle proprie diocesi Medjugorje come fenomeno e fatto mondiale (in questi giorni ce ne sono stati tre a Medjugorje) che, a mio avviso, è il più significativo evento religioso della fine di questo secolo e di questo millennio. Dall'altro lato c'è la posizione ufficiale della Chiesa, espressa in una dichiarazione dell'allora commissione vescovile nell'aprile del 1991, alla vigilia dello scoppio della guerra nei territori della ex Jugoslavia e dell'aggressione alla Croazia. In base a questa dichiarazione le ampie ricerche fino ad ora condotte non hanno portato risultati che dimostrino la soprannaturalità del fenomeno di Medjugorje. Non si esclude un cambiamento della posizione ufficiale della Chiesa in un prossimo futuro. Il concerto all'aperto tenutosi il 21 giugno alle spalle della chiesa di Medjugorje è stato come una grandiosa introduzione ai giorni successivi.

G.M.: La posizione ufficiale della Chiesa è ben nota a gran parte o a tutti i pellegrini e la gente continua a venire. Come mai?
T. P.: Mi chiedo e cerco una risposta ad esempio al perchè migliaia e migliaia di polacchi arrivino in questi giorni a Medjugorje quando essi hanno la loro Cestohova, perchè attorno a Pasqua ci sono stati più di 2.000 cechi, ed anche in questi giorni ce ne sono più di 2.000, ed un gran numero di giovani e sacerdoti devoti? Sappiamo che proprio lo spirito malvagio del comunismo ha corroso in modo particolare il popolo ceco, ha notevolmente intaccato anche la Chiesa ceca, letteralmente ateizzato tutti i settori della vita, mentre oggi assistiamo ad una rinascita della fede in questo popolo. Il cardinale Tomasek, come in segno di opposizione al mostro del comunismo nella ex Cecoslovacchia, è stato decisamente propenso a Medjugorje. Ha ricevuto i veggenti di Bijakovic ed anche i francescani. Naturalmente questa posizione si riflette anche nella folla di credenti che si recano a Medjugorje. Ogni uomo è come un uccello migratore. Cerca zone calde per il proprio corpo e soprattutto per la sua anima ed il suo cuore. Milioni e milioni di persone non avrebbero trovato proprio qui a Medjugorje quel calore della Madre, del Suo cuore, non avrebbero sperimentato il Cielo, la grazia, la conversione se altri non li avessero incoraggiati ad un tale lontano cammino, ad un tale sacrificio ed a tanta abnegazione. Così come gli uccelli migratori hanno l'istinto innato a tornare nelle zone calde quando inizia a far freddo, così anche l'uomo, nel freddo del suo ambiente, del suo cuore, della sua società, nella gelida atmosfera delle città, della tecnica e dei computer, cerca e trova uno spazio autentico per l'anima ed il cuore, un bagno divino nel quale immergere e lavare il suo passato, togliersi dalla schiena il fardello; non è più Sisifo nè Prometeo, ma seguace di Gesù Cristo, a cui lo conduce la Madre Maria.

G. M.: I messaggi evangelici di pace di Medjugorje hanno attirato più di 22 milioni di pellegrini da tutto il mondo. La Regina della Pace è un chiaro testimone tra noi. Ella è un rifugio per gli uomini di tutto il mondo, in particolar modo per quanti sono stati privati dei loro diritti. Molti di noi non sono pronti ad accogliere questa verità. L'effetto degli avvenimenti di Medjugorje è incommensurabile. Come rianimare un organismo mondiale che in molti muore?
T. P.: Non è un caso che il Magnificat vangelico di Maria sia divenuto il manifesto, il programma dei diseredati e dei senzatetto dell'America Latina. Il Magnificat di Maria è come un'introduzione al discorso della montagna di Gesù che rivoluziona i rapporti tra gli uomini. Gli uomini, quelli piccoli e diseredati, acquistano consapevolezza del proprio ruolo e della propria responsabilità nel destino del mondo. Gesù, ed anche Maria, con la propria vita hanno fornito una direzione ed una prospettiva per accedere al mondo e cambiarlo. Secondo il Vangelo sono proprio i piccoli i più aperti alla novità, al messaggio Celeste. Se osserviamo in retrospettiva la storia del mondo nei secoli passati, anche alla luce della storia della salvezza, in tutti i punti cruciali di questa storia, osservata alla luce della storia della filosofia e dei suoi corsi, troveremo l'evento dell'apparizione di Maria, a partire dal 1830, quindi, dieci anni dopo il famoso manifesto comunista di Marx, Lourdes nel 1858: qui Maria appare come l'Immacolata che stritola il capo del serpente (e del comunismo). Alla vigilia della rivoluzione di ottobre si verifica l'apparizione di Fatima. Un grande segno, un invito alla conversione, un appello a pregare per la Russia che diffonderà nel mondo l'ideologia dell'ateismo. A metà di questo secolo Papa Pio XII annuncia la verità di fede dell'Assunzione di Maria in cielo, in risposta alla grande carneficina mondiale della seconda Guerra Mondiale, nel corso della quale vennero uccisi e massacrati 100 milioni di persone. Questa è la risposta alla filosofia del rifiuto e dell'esistenza, del sottovalutare il corpo umano e delle innumerevoli guerre, in cui si mette in evidenza la fede nella resurrezione del corpo e nella vita eterna, di cui Maria è precursore e modello.

Ed alla vigilia della disgregazione del comunismo c'è Medjugorje, qualcosa di simile all'annuncio trionfante di Gerico, una settennale introduzione di preghiera ed una sfilata di preghiera con le candele nelle mani per la disgregazione di un regime comunista ateo e disumano. Per quello che so, nessuno ha ancora descritto la storia di questi eventi, quali spartiacque della storia mondiale, alla luce della filosofia, ma siamo convinti che senza le preghiere ed i sacrifici di quei piccoli diseredati, che hanno quotidianamente pregato, digiunato, invocato il Cielo e Dio di salvarci e liberci dal male e dal maligno, non ci sarebbero stati questi grandiosi e significativi eventi, forse i più significativi nella storia del mondo dall'avvento della cristianità.

G. M.: La nostra epoca rimarrà segnata nella storia come un'epoca di grandi contrasti, caratterizzata da molti assurdi e guerre. L'uomo non prende mai il destino nelle proprie mani ed è assillato da numerosi problemi: la disgregazione del tessuto familiare, droga, alcol, prostituzione, criminalità. Se da un lato Marte continua a minacciar guerra e dall'altro anche Venere ammicca ed attende il momento per allontanarlo dalla retta via, come potrà l'uomo di oggi trovare la vera via che porta alla salvezza?
T. P.: Credo che C. G. Jung una volta abbia detto che il Vangelo è la medicina per tutto il mondo. Quindi la parola di Gesù di Nazareth rimane valida per tutti gli uomini e per tutti i tempi. Essa fornisce una direzione e, come precedentemente detto, una misura; essa da' delle vere e proprie prospettive e guide per la vita ed il futuro dell'uomo. Se avessimo compreso anche in minima parte le indicazioni di Gesù, penso che questa terra avrebbe un aspetto completamente diverso. Sono più utili per il mondo i mistici ed i santi che non hanno raggiunto le profondità e gli spazi dell'universo, bensì il profondo del proprio cuore e qui hanno scoperto l'immagine di Dio in sè e l'hanno offerta al mondo, quale sorgente di salvezza della vita da quegli scienziati che con le loro scoperte hanno condotto l'umanità sull'orlo del burrone e dell'inferno. E' inconcepibile una vita senza la tecnica ed i risultati della tecnica ma cosa accadrebbe se tutto ciò ci sfuggisse di mano? Siamo proprio su questa strada perchè l'uomo contemporaneo, Prometeo e l'uomo di Camus sono in rivolta; una ribellione contro ogni autorità è salita su una carrozza di cui si è già perso il controllo. Noi stessi non sappiamo dove ci condurranno queste "chariots of fire", carrozze di fuoco. Ecco perchè Medjugorje nella sua semplicità (è la semplicità è sempre anche perfezione!) è un invito ad una vita originale secondo il Vangelo. Non è una nuova dottrina ma solo accentuazione di quanto da tempo noto, scritto e vissuto. E' una prova chiara e contemporanea di come sia possibile vivere secondo il Vangelo perchè gli uomini sono aperti al messaggio, sono state create innumerevoli comunità di preghiera ispirate da Medjugorje e questo è un chiaro messaggio di come tutto ciò non accada ai margini, ma al centro della Chiesa che si raccoglie attorno all'Eucarestia...

G. M: Ritorniamo a Medjugorje, dove continua la rivelazione biblica. Il popolo diviene consapevole di se stesso e di recente ha dichiarato che un drago spaventoso vuole inghiottire il bambino appena nato. Come fermare questo mostro?
T. P.: Sin dall'inizio mi sono sentito molto unito a Medjugorje e dopo quindici anni questo non è più assolutamente luogo di incontro di curiosi, sensazionalisti, fanatici, esaltati, bensì soprattutto luogo di preghiera, conversione, celebrazione dei misteri della nostra fede ed in particolar modo dell'eucarestia. Medjugorje ha iniziato con i laici, con dei normali ragazzi, i laici l'hanno accolta e sono stati i primi a credere, e poi ci sono stati i sacerdoti. Anche oggi i laici portano il movimento di Medjugorje in tutto il mondo; sono soprattutto i laici quelli che centinaia di volte hanno sorvolato gli oceani per venire a Medjugorje. Se gli chiedete per quale motivo vengano così spesso a Medjugrje e perchè portino dei pellegrini in un territorio tanto poco sicuro, vi risponderanno che lo fanno perchè vedono dei cambiamenti nella gente, cambiamenti spirituali. Così come gli apostoli prima e dopo la resurrezione di Gesù e la festività dello Spirito. Gli uomini cambiano ed è questo il motivo per cui la gente torna più volte, per cui vengono creati gruppi di preghiera ed abbiamo qui quella chiesa laggiù come "base". Ricordiamoci che nè Maria, nè Gesù, nè gli apostoli, nè i primi maestri provenivano da una casta di sacerdoti; essi erano laici. Chiaramente Gesù Cristo è il Figlio di Dio, ma non è stato educato nel Tempio e tra i sacerdoti e la gerarchia dell'epoca. Anzi, essi Lo hanno eliminato da questo mondo con l'aiuto del potere di Roma ed Erode.

Il tempo dimostrerà se Medjugorje diverrà il Santuario della Regina della Pace e se questo santo suolo (sul quale durante le Sante Messe di lunedì e martedì sono state impartite più di 50.000 sante comunioni, sul quale innumerevoli persone hanno vissuto la grazia della riconciliazione e della guarigione interiore ed esteriore, almeno per la santità delle celebrazioni, preghiere, devozioni e Sante Messe, sul quale ci sono stati oltre 250 concelebranti durante la Santa Messa serale del 25 giugno, ed ancora una cinquantina di instancabili confessori presenti contemporaneamente all'interno dei confessionali) verrà proclamato luogo santo e quindi santuario.

Laddove si celebra la Santa Messa si spezza il potere di satana e del drago; laddove è presente Maria ed a Lei si canta, si innalzano i cuori e le braccia vengono levate verso il Cielo, scompare la forza infernale che ci ha incatenati e ci incatena. Consentiamo allo Spirito di Dio di operare tramite noi. Nell'introduzione di un nuovo Codice della Chiesa il papa ha detto che è "chiaro che lo scopo del Codice non è quello di sostituirsi alla fede, alla grazia, al carisma e soprattutto all'amore nella vita della Chiesa e dei credenti. Al contrario, lo scopo del Codice è quello di realizzare all'interno della collettività ecclesiastica le condizioni che, dando priorità all'amore, alla grazia ed ai carismi, al tempo stesso facilitino un loro ordinato sviluppo nella vita della comunità ecclesiastica e nei singoli che ad essa appartengono". Ed il grande interrogativo è il seguente: nei nostri tentativi e piani sono l'amore e la grazia a condurci a questa vita o invece la sola legge? Tutti noi ci dovremmo sottoporre a questo test, semplicissimo e difficilissimo al tempo stesso.

Glas Mira. V, 7, Medjugorje 1996., 9-13

PREGHIAMO PER I GIOVANI

Intervista a Vicka Ivankovic

a colloquio con Marijan Sivric

L'attenzione dei pellegrini viene attirata in modo particolare dalla veggente Vicka Ivankovic, che vuole salutare tutti e raccomandarli alla Vergine. Al suo passaggio l'abbiamo fermata e le abbiamo chiesto come si sentisse alla "Marcia della Pace" a cui aveva partecipato.

VICKA IVANKOVIC : E' impossibile descrivere con le parole questa giornata. E' davvero meraviglioso, stupendo camminare col Santissimo recitando il Rosario e cantando.

GLAS MIRA : Come si sente dopo 15 anni di apparizioni?
V. I. : A meraviglia, come il primo giorno. La Vergine ci raccomanda di pregare per i giovani, per le famiglie e per la pace. Ci dice che i giovani in questo periodo si trovano in una situazione molto difficile e che è particolarmente indispensabile pregare per loro. Inoltre ci chiede soprattutto di pregare per un suo piano che si realizzerà.

G. M.: Di che piano si tratta?
V. I.: Non lo ha ancora detto. Vedremo.

G. M. : A lei non è ancora stato svelato il decimo mistero?
V. I.: No. L'ultimo è il nono.

G. M.: Per quando si aspetta il decimo?
V. I.: La Vergine non me lo ha ancora detto. Io aspetto.

G. M.: Ha ancora apparizioni quotidiane?
V. I.: Sì. Tutti i giorni la vergine mi appare. A volte sulla Collina, a volte in chiesa, a volte a casa: dipende da dove mi trovo.

G. M.: Quali sono le preghiere che i pellegrini recitano di più?
V. I.: Solitamente la gente prega per i propri fabbisogni ed io li invito anche a pregare per le intenzioni della Vergine, a recitare il Rosario per la pace.

G. M.: Come e quanto sono stato accolti i messaggi della Vergine?
V. I.: La Vergine mi dice che sono ancora tanti i messaggi per noi, ma dice anche che non potrà darli fino a quando quelli attuali non saranno stati compresi nel modo che Lei desidera.

G. M.: Cosa vuole la Vergine?
V. I.: Vuole che accogliamo i messaggi col cuore e che li viviamo. Spesso noi accogliamo un messaggio, iniziamo a viverlo, ma poi rapidamente ci stanchiamo e rimaniamo gli stessi. La Vergine desidera che tutti i giorni viviamo un po' i Suoi messaggi e che andiamo avanti nella vita.

G. M.: E' questo il motivo per cui appare a Medjugorje da tanto tempo?
V. I.: Non so. Una volta Le abbiamo chiesto fino a quando sarebbe apparsa e Lei ha risposto: "Perchè, vi ho forse annoiati?" Da allora non lo abbiamo più chiesto.

Glas Mira, V, 7, Medjugorje 1996, 14.

LA FEDE IN MEDJUGORJE

La fede mi ha portato a Medjugorje e da qui, insieme agli altri partecipanti al concerto, desidero trasmettere un messaggio di pace al mondo. In questi luoghi cresce la fede dell'uomo. Penso che gli avvenimenti che qui si verificano siano eccezionali e personalmente mi sento onorato. Mi considero un privilegiato per il fatto di essere qui e di partecipare ad una simile manifestazione. Penso che nella vita di un uomo la sua forza maggiore sia il suo spirito. Lo spirito è il motore che lo muove e sul quale può fare affidamento.

Jose Carreras
cantante lirico, Spagna
Glas Mira. V, 7, Medjugorje 1996., 6.

L'ESSERE VENUTA MI HA RESO FELICE

Per la prima volta presso il santuario della Regina della pace ho avvertito una gioia semplicemente impossibile da descrivere. Dopo le prove generali sono venuta a fare una passeggiata fino al santuario senza scorta, volevo sentirmi come una normale pellegrina ed essere sola con me stessa...

Posso solo dire che sono felice di essere venuta perchè non so se avrò ancora l'occasione di recarmi in questo luogo santo.

Cecilia Gasda
cantante lirica, Italia
Glas Mira. V, 7, Medjugorje 1996., 6.

TOCCATI DAL LUOGO

Questo è un grande evento e non so se mai nel mondo una Messa sia stata celebrata in questo modo. E questo è un evento unico proprio perchè avviene a Medjugorje, che ci tocca tutti in modo profondo. Il miglior esempio di tutto ciò è che dopo le prove tutti i musicisti ed i cantanti si sono spontaneamente abbracciati e baciati...

Per dirla semplicemente, ci siamo sentiti profondamente toccati. L'idea è quella della pace, per noi indispensabile, e Medjugorje già da 15 anni la offre al mondo. Siamo un unico popolo e creati secondo un'unica immagine, quella di Dio, e solo i nomi cambiano. Il messaggio è che tutti siamo realmente fratelli. Per questo motivo sulla mia partitura ci sono le parole di Gesù: "Dove due o tre persone si riuniscono nel mio nome, io sono con loro". E' davvero un maestro e tutti siamo fratelli. Sono felice che questo sia accaduto a Medjugorje e non lo dico come compositore, ma come credente.

Flavio Colusso
compositore, ItaliA
Glas Mira. V, 7, Medjugorje 1996., 6.

UN INVITO REALE AL MONDO

Un messaggio di pace al mondo: è questo il vero invito al mondo di venire ed essere a Medjugorje. Ed in realtà questo è quanto è accaduto: in questi giorni Medjugorje è stata un mondo in miniatura. Fino ad ora ho assistito a concerti così fuori dal mio paese. Finalmente ho potuto viverne uno qui a Medjugorje. E' stato grandioso, davvero mondiale e ne sono felice.

Vjekoslav Sutej
direttore, Zagabria
Glas Mira. V, 7, Medjugorje 1996., 6.

E' STATO GRANDIOSO

Grazie a Medjugorje abbiamo ottenuto uno straordinario successo. La trasmissione è stata mandata in paesi dell'Europa e nelle due Americhe e ci sono state anche molte registrazioni.

Il risultato è stato incredibile e di non facile realizzazione poichè il pubblico di questo concerto raggiungerà i 2 miliardi di spettatori. Sarebbe stato più semplice organizzare uno spettacolo di Pavarotti e Carreras che non questa esecuzione di Carreras e Gasdia con 12 cori, ma l'organizzazione e la logistica hanno funzionato alla perfezione, come la trasmissione televisiva. Sono felice che sia avvenuto qui a Medjugorje, che è pace, così come il concerto ha inviato un messaggio di pace al mondo.

Mario Dradi
produttore, Italia
Glas Mira. V, 7, Medjugorje 1996., 6.

UN DONO PER LA PACE

Non è semplice neppure parlare di tutto questo, poichè è più difficile organizzare un concerto così qui, piuttosto che a Roma o Vienna... Di Medjugorje non si può neppure parlare perchè è al di sopra di tutto ciò. E' il dono più grande per il mondo; questo concerto è un dono alla pace e Medjugorje è pace. Grazie al Sig. Sutej, che ha compreso cos'è Medjugorje ed animato amici, è avvenuto quello per cui ora siamo tutti felici: cantanti, autori, spettatori. Ci saranno altri concerti di musica spirituale. Molti musicisti di tutto il mondo promuoveranno insieme la propria opera e Medjugorje non sarà un palcoscenico, come alcuni pensano.

Ranko Boban
manager, Medjugorje
Glas Mira. V, 7, Medjugorje 1996., 6.