Simposio scientifico in occasione del decimo anniversario della morte del Dott. fra Ljudevit Rupčić

data: 09.06.2014.

Sabato 7 giugno 2014, in occasione del decimo anniversario della morte del Dott. fra Ljudevit Rupčić, l’Ufficio parrocchiale di Medjugorje, la Facoltà teologica francescana di Sarajevo e l’Istituto biblico di Zagabria hanno organizzato un Simposio scientifico a cui hanno preso parte undici relatori. Nel suo saluto introduttivo, all’apertura del Simposio, il Dott. fra Miljenko Šteko, Provinciale della Provincia Francescana di Erzegovina, ha presentato in breve la vita di fra Ljudevit, sottolineando come egli fosse uno dei più conosciuti biblisti proveniente dalla Croazia. Il Dott. fra Anto Popović ha tenuto il primo intervento in cui egli ha parlato del contributo di fra Ljudevit Rupčić all’interpretazione della Costituzione Dogmatica “Dei Verbum”. Il Dott. fra Ivan Dugandžić, coordinatore del Simposio, ha parlato delle circostanze (non) chiarite della traduzione di Rupčić del Nuovo Testamento (1961). Fra Ivan ha evidenziato che l’importanza del Simposio stava nel custodire la memoria di un uomo di valore e meritevole: “Fra Ljudevit è ricordato soprattutto per la sua traduzione del Nuovo Testamento. Alcuni mesi fa, essa ha visto la sua undicesima edizione, che è stata stampata unitamente alla quinta edizione della sua traduzione dei Salmi. Il Nuovo Testamento con i Salmi è stato edito per la prima volta nel 2000”. Uno dei relatori è stato il Dott. Mato Zovkić, il cui intervento ha avuto per tema la traduzione ed il breve commento di fra Ljudevit alla Lettera di Giacomo. Dopo aver spaziato a Medjugorje fino a mezzogiorno nell’immensa produzione scientifica di fra Ljudevit - nonché in seguito, a Humac, nella Galleria tematica “Majka”, con cui fra Ljudevit aveva voluto ringraziare la propria madre, tutte le altre madri e le altre donne ed, in particolare, Maria, la Madre Celeste -, i partecipanti al Simposio si sono recati ad Hardomilje dove, davanti alla casa natale di fra Ljudevit, ha avuto luogo il solenne svelamento, da parte di fra Velimir Mandić, guardiano di Humac, di una targa commemorativa.