Prosegue il programma dell’Incontro per organizzatori di pellegrinaggi a Medjugorje

data: 03.03.2016.

il programma del Ventitreesimo Incontro Internazionale degli organizzatori di pellegrinaggi e delle guide di centri della pace, gruppi caritativi e di preghiera legati a Medjugorje, che ha come tema la frase evangelica “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro”, è proseguito anche ieri, mercoledì 2 marzo. La giornata è iniziata con l’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare guidata da fra Marinko Šakota, parroco di  Medjugorje e coordinatore dell’incontro. Benché il programma prevedesse poi una conferenza tenuta sempre da lui, è stato invece fra Antonio Šakota, un cappellano di Mostar, a parlare ai presenti della Misericordia di Dio. Egli ci ha indicato come sfruttare appieno quest’Anno della Misericordia: “Lasciamo che, in quest’anno della Misericordia, il Signore guarisca i nostri sguardi, perché essi possano irradiare purezza ed essere liberi da pregiudizi e condanne”. Dopo la conferenza di fra Antonio, si sono rivolti ai partecipanti anche fra Tomislav Pervan e Christian Stelzer, che ha parlato dei frutti di Medjugorje in Austria. Nel pomeriggio, i partecipanti hanno salito in preghiera il monte Križevac per poi ritrovarsi, ancora in preghiera, presso la chiesa parrocchiale di Medjugorje. Una novità del programma di quest’anno è stata poi il fatto che, dopo la Santa Messa serale, i partecipanti si sono uniti ai parrocchiani di Medjugorje per il loro incontro quaresimale del mercoledì, che questa settimana è stato organizzato dai parrocchiani che abitano nella frazione di Vionica. P. Filip Vicić, della parrocchia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria di Novigrad, sta partecipando al Seminario per la prima volta: “Sono felice di poter essere a Medjugorje in questi giorni. A partire dal 1984, sono venuto qui anche da seminarista. Finora sono venuto circa ventotto volte. Le impressioni sono sempre nuove e, per me come sacerdote, venire è sempre un nuovo ristoro. La cosa essenziale è che le persone cambino, si convertano e diventino migliori. Ho portato pellegrini a Medjugorje per diversi anni. Negli ultimi tre anni abbiamo costruito due case del pellegrino, per accogliere i pellegrini che sono in viaggio verso Medjugorje o verso qualunque altro nostro santuario mariano. Sono qui perché invitato a partecipare a questo incontro da alcune persone che sono state da noi. Tra la gente si percepisce una forza e una buona disposizione, si sente che le persone vogliono continuare a venire dalla Madonna, anche portando pellegrini. Per me questo incontro è un ristoro, è come se stessi facendo degli Esercizi Spirituali”.