Presentato il libro intitolato “Una vita per gli altri” su fra Jozo Vasilj

data: 24.07.2014.

Mercoledì 23 luglio, presso il Salone “San Giovanni Paolo II” di Medjugorje, all’interno della preparazione alla Festa di San Giacomo, è stato presentato il volume intitolato “Una vita per gli altri” su fra Jozo Vasilj. Il libro è stato curato da fra Ivan Dugandžić e da fra Filip Sučić. Il primo a rivolgere ai presenti una parola di saluto è stato fra Marinko Šakota, parroco di Medjugorje, che ha affermato di essere felice di poter salutare tutti in occasione della presentazione di un volume su fra Jozo: “Fra Jozo è una perla della nostra parrocchia e del mondo intero. Egli è nuovamente vivente, perché noi abbiamo ravvivato il suo ricordo”, ha detto fra Marinko. Fra Ivan Ševo, vicario generale della Provincia, si è poi rivolto ai presenti a nome della Provincia Francescana dell’Erzegovina evidenziando che da fra Jozo Vasilj si recavano molte persone, in particolare i giovani.

Il Prof. Dott. Šimun Musa ed il Prof.Dott. Zoran Tomić, decano della Facoltà di Filosofia, hanno parlato del quinquennio di lavoro di fra Jozo presso l’Università di Mostar. Il Prof. Tomić è intervenuto sulle numerose tracce lasciate da fra Jozo, cosa che è attestata anche da un fatto. La Facoltà di Filosofia dell’Università di Mostar ha deciso di intitolare otto suoi saloni a nomi di grandi personaggi, ed uno di essi porta il nome del defunto fra Jozo Vasilj: “Lo abbiamo fatto affinché fra Jozo possa vivere ogni giorno con la nostra Facoltà di Filosofia e con gli studenti”, ha affermato il Prof. Dott. Tomić.

Anche i curatori del volume si sono rivolti ai presenti. Dietro lo splendente sorriso di fra Jozo – ha detto fra Ivan – si nascondeva sapienza di vita, bontà, mitezza e le persone hanno sempre saputo riconoscerlo e stimarlo. È questo il senso del libro, che questo fatto resti nella memoria. “L’idea di scrivere il libro è nata quattro anni fa. Fra Filip Sučić, che ha lavorato con fra Jozo in Africa, era in vacanza e mi ha detto che gli africani erano entusiasti di fra Jozo e che non riuscivano a rassegnarsi alla sua perdita. Egli aveva sentito dire da molti che si doveva fare qualcosa per conservare la memoria di quell’uomo unico. Allora ci siamo accordati che avremmo cercato di preparare un libro per il quinto anniversario della sua morte. Io mi sono occupato della parte riguardante la sua vita in patria, mentre fra Filip si è concentrato sui dodici anni che fra Jozo ha trascorso nelle missioni. La comunicazione, però, era difficoltosa. L’Africa è lontana. Per fra Filip raccogliere materiale per il libro è stato molto più difficile di quanto lo sia stato per me qui. Per cui non siamo riusciti a completare il volume per il quinto anniversario, bensì per il settimo, e precisamente il 16 settembre”, ha affermato fra Ivan. Fra Filip ha poi aggiunto che molti hanno voluto parlare di fra Jozo, che andava incontro a tutti. Anche fra Stanko Ćosić ha voluto condividere il ricordo del suo ex maestro dei novizi: “Era interessante che fra Jozo fosse nello stesso tempo vicino ed inafferrabile, era di tutti ma anche di nessuno. All’inizio questo mi aveva fatto adirare, perché desideravo capirlo, arrivare vicino a lui, analizzare tutto…, ma col tempo ho capito che dovevo rispettare la sua personalità e che lui era anzitutto tutto di Dio e  guardava gli uomini e costruiva i rapporti tramite Dio, e per questo poteva essere paziente e misericordioso e vedere sempre il buono”.

Nel corso della serata è stato anche presentato un documentario su fra Jozo Vasilj, che riassume in breve la sua vita. Sceneggiatore del documentario è fra Ivan Dugandžić, mentre la regia è di Mario Vasilj Totin. Il coro “Regina della pace” della parrocchia di Medjugorje, diretto da suor Irena Azinović, ha reso l’evento più solenne. Robert Pehar, attore del canale nazionale di Mostar, ha letto alcuni stralci del libro su fra Jozo, mentre l’intero programma è stato condotto da fra Mario Knezović.