Partecipanti al Ventiquattresimo Incontro Internazionale degli organizzatori di pellegrinaggi e delle guide di centri della pace, gruppi caritativi e di preghiera di Medjugorje

data: 28.02.2017.

Tra i partecipanti al Ventiquattresimo Incontro Internazionale degli organizzatori di pellegrinaggi e delle guide di centri della pace, gruppi caritativi e di preghiera legati a Medjugorje, che è in corso in questi giorni, c’è anche il vicentino Gianpietro Todesco. Questa è la terza volta che vi partecipa. Non organizza pellegrinaggi, ma voleva conoscere meglio la vita della parrocchia di Medjugorje. La sua prima venuta qui risale al 1989. Riguardo a quella sua prima esperienza, per Radio “Mir” Medjugorje, Gianpietro ha detto: “Un mio amico parlava sempre di Medjugorje, della sua esperienza qui, di come era stato toccato dalla spiritualità e di quanto questa avesse poi influito sulla sua vita. Lui, alla fine, ha deciso di diventare sacerdote”.

Poco tempo dopo è iniziata la guerra, per cui è cominciato il periodo in cui Gianpietro non è più venuto a Medjugorje. Solo allora, però, si è reso conto di quanto questo luogo di grazia gli mancasse: “Facendo un lavoro stagionale, ora ho la possibilità di restare a Medjugorje per periodi più lunghi e di vivere la sua realtà spirituale. Vado ogni giorno sui monti e partecipo al programma di preghiera della parrocchia di Medjugorje. Vorrei che tutti venissero a Medjugorje. Questo è un luogo di grazia, un luogo in cui la Madonna guarisce i cuori di quelli che vengono”.