P. Marinko Šakota, alla fine del Mladifest, ha detto: “Se avete deciso di imparare da Gesù, troverete la vera pace e la vera gioia”

data: 06.08.2022.

Nel quinto e penultimo giorno del Festival di quest’anno, al quale partecipano decine di migliaia di giovani provenienti da più di 70 paesi del mondo, P. Marinko Šakota ha augurato ai giovani momenti piacevoli con il programma che sarebbe seguito. E affinché tutto fosse benedetto, il programma della giornata è iniziato con la preghiera allo Spirito Santo. Successivamente P. Renato Galić, vicario parrocchiale della parrocchia di Medjugorje, ha tenuto la catechesi mattutina ai giovani. Ha ricordato quando, da giovane, ha partecipato anche lui al Festival. L’enfasi della sua catechesi è stata sul motto: “Imparate da me e troverete la pace” soffermandosi principalmente sulla parola “imparare”. Ha detto che l’apprendimento implica una figura importante, che è il Maestro. Ha sottolineato che un Maestro ha il posto speciale per i cristiani, ed è Gesù Cristo.

“Il nostro Maestro è diverso da tutti gli altri insegnanti. Gesù invita tutti noi alla sua scuola, senza particolari condizioni. Siamo chiamati a stare sempre con il Maestro e seguirlo”, ha detto P. Renato, ed ha chiesto: “Che cosa significa imparare da Gesù?”.

“Imparare da Gesù significa aggrapparsi a Lui, tenersi saldamente a Gesù, essere continuamente attaccati a Lui nella nostra vita quotidiana, seguirLo, seguire i Suoi passi e condividere le Sue opinioni su questo mondo... E ognuno di noi può chiedersi: ‘Da chi sto imparando nella mia vita?’ Oppure: ‘Da chi andrò quando avrò bisogno di alcune professioni, di alcune abilità?’. Ci sono molti insegnanti, non solo diretti. Vediamo come i media, in particolare i social, vogliono plasmarci ed essere i nostri insegnanti in modo indiretto”, ha detto P. Renato Galić,  sottolineando l’importanza dell’apertura allo Spirito Santo per essere guidati ogni giorno nelle situazioni della vita.

Il nostro Maestro, Cristo, dice di essere mite e umile di cuore. Ci dà  l’esempio di come amare, come trattare gli altri, come pregare secondo il suo esempio. Questo ci riporterà alla pace e all’armonia con Dio. Questa è la vera pace che Gesù vuole donarci, per essere uniti a Dio. Gesù nel Suo insegnamento ci chiama a venire a Lui, e quando Dio chiama, non costringe, Lui offre la libertà di scegliere liberamente e di venire a Lui. Mentre gli altri mettono pesi, Dio è colui che rimuove quei fardelli”.

Alla catechesi di P. Renato, è seguita la testimonianza dei membri di Mary's Meals. Mary's Meals è il nome di un’organizzazione umanitaria internazionale. L’obiettivo dell’organizzazione, che ha filiali in tutto il mondo, è fornire alimentazione nelle scuole in alcuni paesi tra i più poveri del mondo.

Danijel e Ana del movimento Jeunnese-Lumiere hanno partecipato anche alla parte mattutina del programma del Festival. Hanno testimoniato della missione che svolgono nella vita.

Nel pomeriggio, alla testimonianza di un sacerdote francese, P. Benjamnin Dewite,  sono seguiti il Rosario e la Messa, e all’inizio i frati di Medjugorje hanno portato all’altare un telo lungo cento metri, sul quale i pellegrini nei giorni scorsi hanno scritto le loro preghiere e ringraziamenti alla Regina della Pace.

La Messa dell’ultima sera del 33° Festival è stata presieduta dal parroco di Medjugorje, P. Marinko Šakota, che nella sua omelia ha fatto riferimento al motto del Festival di quest’anno, “Imparate da me e troverete la pace!”.

Per poter imparare da Gesù, ha detto, dobbiamo prima conoscerLo dall’esterno e dall’interno, quindi ha delineato le condizioni per conoscere Gesù. È importante avere un cuore aperto per conoscere Gesù. P. Marinko ha invitato i giovani a pregare con il cuore, come insegna la Madonna a Medjugorje.

“Ci insegna che la preghiera diventa un incontro con un amico che ci ama così incommensurabilmente, ma la perla può anche non essere riconosciuta. Il famoso teologo Hans Urs von Balthasar ha detto che ‘c'è un solo pericolo per Medjugorje: che non venga riconosciuta’”, ha detto P. Marinko, osservando che Medjugorje è quella perla.

Ha invitato i giovani a scoprire quella perla e a pregare lo Spirito Santo affinché apra i loro cuori, perché, quando avranno un cuore aperto, scopriranno quella perla. Ha anche detto loro che se incontrano Gesù, incontreranno un paradosso. Ha detto loro di accettare la croce, di accettare ciò che, in questo momento, è incomprensibile perché è così che scopriranno la perla. “Beato te, giovane uomo e giovane donna, se hai trovato quella perla qui a Medjugorje in questi giorni. Beato te se hai deciso di imparare da Gesù perché troverai la vera pace, la vera gioia. E sarai ancora più benedetto, se deciderai di aiutare anche gli altri a trovare quella perla”, ha concluso P. Marinko Šakota.

Al termine della Santa Messa, nella quale hanno concelebrato 501 sacerdoti, P. Marinko ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione di questo Festival e ha invitato tutti a sostenere il nuovo parroco di Medjugorje, P. Zvonimir Pavičić. Il momento particolarmente emozionante è stato quando il Visitatore Apostolico per la parrocchia di Medjugorje, mons. Aldo Cavalli, ha ringraziato P. Marinko Šakota per il servizio svolto fino ad ora.

“Il nostro parroco P. Marinko lascerà presto la parrocchia di Medjugorje, per continuare la sua missione in un’altra parrocchia. P. Marinko, a nome del Santo Padre, di cui sono l’inviato e, a nome di tutti voi, La ringrazio dal profondo del mio cuore per tutto ciò che ha fatto qui con amore, conoscenza e saggezza. Il Signore Gesù l’accompagni sempre, la Beata Vergine Maria, Madre di Dio, Regina della Pace, interceda sempre per Lei. Grazie, P. Marinko, grazie. Grazie mille”, ha detto Mons. Cavalli.

La Santa Messa è stata seguita dall’adorazione di Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare e dalla ‘missione’ in cui i rappresentanti dei giovani di tutti i paesi hanno ricevuto un dono: un rosario, cioè la mano di Maria che Lei offre loro per camminare con Gesù e Maria nella vita e per imparare da loro. (FOTO)