P. Francis Farry, Irlanda: Medjugorje è una delle parti migliori della mia formazione spirituale

data: 18.09.2007.

P. Francis Farry (41 anni) da Donegal (Irlanda) è stato ordinato Sacerdote il 1° Luglio 2007. Medjugorje è una parte della sua formazione spirituale ed emotiva. Questa è la sua testimonianza:

            Sono venuto a Medjugorje per la prima volta nel 1995. Avevo 29 anni ed ero molto smarrito. A quel tempo ero un conducente di taxi e le cose finanziariamente andavano bene. Avevo la mia casa a Dublino, ma ero molto smarrito. Cercavo qualcosa, ma non riuscivo a trovarlo. Non c’era un senso.

            La mia fede, prima di venire qui, era molto superficiale. I miei genitori erano Cattolici, andavano in Chiesa la Domenica, ma erano Cattolici solo di nome, come molte persone oggi in Irlanda. Mio padre è stato tutta la sua vita nella polizia; ho un fratello che lavora nella polizia ed anch’io volevo diventare poliziotto, ma ho fatto per quattro anni l’autista di camion. Mi piaceva guidare e quando compii 22 anni iniziai a lavorare in modo indipendente guidando un taxi a Dublino. Lavoravo 5 notti alla settimana e guadagnavo bene per essere così giovane. Ma le cose materiali non mi hanno portato la felicità. Portavo le persone a bere e, alla fine della giornata, andavo a bere a mia volta. Avevo un grande problema, ma nello stesso tempo cercavo la felicità. Vedevo che ciò che il mondo aveva da offrire era molto superficiale. Sentivo un vuoto in me e cominciai a bere in modo molto pesante. Nella mia famiglia tutti bevevano, in Irlanda questo è spesso un problema familiare. E quando c’è un problema in famiglia, la pace se ne va… i miei rapporti con la mia famiglia si erano molto deteriorati.

            Lavoravo quattro o cinque notti alla settimana ed il resto della settimana bevevo. Pensavo di poter controllare il mio bere. Ma divenne un grande problema ed andava sempre peggio. Ogni fine settimana, dopo due o tre giorni di bevute serie, dicevo: “mai più, ma…” avevo perso il controllo. Non sapevo cosa fare.

            Una notte nel 1993 – avevo 27 anni – ero molto arrabbiato e molto ubriaco. Stavo guidando la mia macchina ed ebbi un incidente automobilistico molto serio. Quando mi chiedono come sono diventato Sacerdote, io rispondo: Ho incontrato il Signore nell’incidente. Quello fu il punto di svolta. Al tempo in cui ebbi questo incidente, cercavo molto Dio. Ero arrabbiato con me stesso, ero arrabbiato con la vita e con la situazione familiare. Non avevo pace. La mia vita era così vuota. Avevo fatto così tanti errori… Quando ebbi quell’incidente, dissi nel profondo del mio cuore: se c’è un Dio, lo troverò. In quell’incidente la macchina fu totalmente distrutta, dalla parte anteriore a quella posteriore. Urtai un albero a grande velocità. Sono stato in ospedale per cinque settimane. Avevo una frattura molto grave all’anca, un danno al nervo sciatico ed un danno al piede destro. Dopo alcune settimane in ospedale mi dissero che il nervo sciatico non era guarito a causa del danno. Dopo l’ospedale ho camminato con le stampelle per altri sei mesi. Questo mi diede il tempo di rallentare, di pensare, di realizzare che dovevo prendere il controllo sulle mie azioni e sulla mia vita. E’ stato un miracolo che io sia uscito vivo da quella macchina. E’ stato un incidente molto molto grave…

            Circa un anno dopo, tornai al lavoro. Il mio piede era ancora in cattivo stato. Un giorno mio fratello venne da me e mi disse che a Dublino c’era un Sacerdote con il dono della guarigione e, poiché il dottore aveva detto che il nervo sciatico non poteva guarire, avrei dovuto provare ad andare da lui. Si chiamava   Aidan Carroll, viene con dei gruppi a Medjugorje. Andai alla sua Messa e durante la messa parlò di Medjugorje. Non sapevo nulla di Medjugorje. Lui disse che se qualcuno desiderava andare a Medjugorje, lui aveva biglietti a prezzo ridotto, che la Marian Pilgrimages aveva ancora posti liberi. Dopo la Messa andai da lui in sacrestia e gli dissi che io volevo andare…

            Sono venuto a Medjugorje per la prima volta nel 1995. Allora non sapevo nulla di Medjugorje, ma ho capito che, fino alla mia venuta a Medjugorje, non sapevo molto né della mia fede, né di Dio, né della Madonna. Quella è stata una settimana molto piacevole, ho trovato la gioia e la pace che cercavo da tanto, che non trovavo da nessuna parte. Cercavo nei posti sbagliati. Ero vuoto e non sapevo come riempire quel vuoto enorme. Quella settimana a Medjugorje è stata un grande punto di svolta nella mia vita. Ho capito che Dio esiste, come dicono anche i messaggi. Ho sentito che la Gospa è una madre reale e ciò ebbe un grande impatto su di me: la realtà del fatto che mia Madre si preoccupasse così tanto di me. A quel tempo la mia famiglia era divisa. Avevo bisogno di sentire di poter tornare a casa con la Gospa. Sentivo un grande legame con la Gospa, perché anche mia madre era stata dichiarata alcolista…. Grazie a Medjugorje anche il rapporto con mia madre è stato guarito.

            Tornai a casa ed iniziai ad andare ogni giorno a Messa, ho provato a pregare il Rosario… lottai ancora contro l’alcool. Pensavo di nuovo di poterlo controllare, ma non potevo. Pensavo di poter bere un bicchierino in compagnia, ma non potevo. Mi sono ubriacato l’ultima volta la Vigilia di Natale del 1996, dopo aver lavorato un paio d’ore nel mio taxi. Ho bevuto tutta la notte. Quel giorno ho telefonato a qualcuno, ubriaco fradicio e ferito dentro.

Ho detto a questa persona che, se mi avesse perdonato quello che avevo fatto, non avrei bevuto più. Disse che era tutto ok…

Ho pensato che non avrei avuto una vita sociale senza bere, ma mi resi conto che ero più felice. La mia pace stava crescendo, potevo sperare in me stesso e sentivo un senso di serenità.

Medjugorje mi ha aiutato molto su quella strada di sobrietà perché andavo a Messa ogni giorno ed ho chiesto al Signore la grazia di rimanere sobrio un giorno alla volta, da un Eucaristia alla seguente. Questo è ciò che ho fatto e Nostra signora mi ha aiutato tramite il Rosario. A Medjugorje, ci siamo detti che, una volta a casa, ci saremmo dovuti coinvolgere in un gruppo di preghiera. A Dublino, ho cercato un gruppo adatto, Mariano, Eucaristico e carismatico. Ho cominciato andare ogni lunedì; erano davvero buoni e molto umili. Ho trovato amicizia e sostegno. E' stato provvidenziale. 

Nel mese di giugno 1997, il gruppo di preghiera andò in ritiro annuale. Eravamo circa 15. Si sono unite anche altre cinque persone. All'incontro di preghiera c'erano preghiera di guarigione, Messa e Santissimo Sacramento esposto. Chiunque desiderasse venire d'avanti per una preghiera o guarigione poteva farlo. Ero in fondo ed allora mi sono alzato in piedi, sono andato avanti e mi sono inginocchiato davanti al Santissimo. Ho pregato nel mio cuore per la guarigione ed il gruppo ha pregato con me. In quella fase, stavo sperando nella guarigione interiore, guarigione emotiva del mio fallimento, piuttosto che guarigione fisica della ferita alla mia gamba. Era la preghiera del cuore. Ho sentito qualcuno dire dietro me:  "Alzate le vostre mani stanche e raddrizzate le vostre ginocchia tremanti. Continuate a camminare sulla retta via, di modo che il vostro piede zoppo non sia malato ma invece guarito." Penso che venisse dritto dal Signore, dal Santissimo Sacramento. Ha parlato dritto al mio cuore. Non conoscevo questa signora. Mi disse successivamente che veniva dalla Bibbia, Ebrei 12.12. Non mi conosceva. Non sapeva del mio incidente d'auto e della mia ferita. 

La sera seguente sono andato a casa di mio padre con queste buone notizie. Chiacchierai con lui nella cucina per molte ore. Condivisi la mia esperienza del giorno prima, ero molto eccitato. Ho aperto la Bibbia, ma la sua traduzione era differente. Soltanto la Bibbia della Buona Novella aveva le parole "piede zoppo". Sono rimasto stupito che Dio fosse stato così premuroso. Mi conosceva così intimamente e conosceva quale traduzione della Bibbia prendere! Non ci sono coincidenze con Dio. Mi aveva promesso una guarigione fisica! Non avevo chiesto proprio questo! Il mio incidente aveva avuto luogo nel mese di giugno del 1993. La mia conversazione con il mio padre nel giugno del 1997. Mio padre osservò sul suo diario: l'incidente era accaduto precisamente quattro anni fa, all'una e dieci della mattina, al secondo! Quasi mi ero dimenticato che feci l'incidente con l'auto mentre mi stavo chiedendo se Dio esistesse… Ha risposto esattamente a quella preghiera quattro anni più tardi, al secondo! Dio stava dicendo che questa non era una coincidenza. Stava rafforzando la guarigione, Lui conoscieva ogni secondo della mia vita. 

A Medjugorje ho avuto la consapevolezza che Dio esiste. A Medjugorje ho trovato una casa. Dopo Medjugorje la mia fede stava diventando più forte e più forte. La Messa quotidiana si è transformata nel centro della mia vita. 

La chiamata al Sacerdozio è venuta nel 1998. Ero in ritiro in Inghilterra. Ero impaurito da questa chiamata, ma la sentivo nel mio cuore. Ho capito che dovevo rispondere a ciò. Ho capito che Dio era con me. Ora sono qui, come prete. La santa Messa che ho celebrato in San Giacomo a Medjugorje era una delle mie prime Messe. Qui a Medjugorje ho sentito la mia prima confessione ed ho dato la mia prima assoluzione. Ho capito che non ero degno di sentire qualcuno in confessione, così sono andato a confessarmi da Fra Svetozar prima di sentire la mia prima confessione …

Ho fiducia totale nel messaggio di Medjugorje. Sono stato qui 20 volte, il più delle volte da solo. Ho imparato l'obbedienza alla Chiesa Cattolica a Medjugorje. Medjugorje è una parte della mia formazione spirituale ed emotiva, una delle parti migliori della mia formazione. 

Sono felice di essere prete.