Mercoledì 3 agosto al Festival dei Giovani

data: 04.08.2016.

Anche in questo 3 agosto l’evento centrale del programma del Festival dei Giovani è stata la Santa Messa delle ore 19:00, presieduta da fra Ivan Penavić, sacerdote novello della Provincia Francescana di Erzegovina. L’omelia è stata tenuta da P. Ike Mandurić, un Gesuita croato. La Celebrazione Eucaristica è stata concelebrata da 446 sacerdoti. Il livestreaming di questa giornata dell’Incontro dei Giovani è stato seguito via Internet da 416. 200 persone.

 

Dopo la Santa Messa serale, come lo scorso anno, i giovani hanno portato in processione una statua della Madonna lungo tutto lo spazio antistante all’Altare esterno della chiesa di San Giacomo. La processione ha seguito, come sempre, un percorso a forma di cuore. Dopo che la statua della Madonna è stata infine riportata sull’Altare, ha avuto inizio l’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Come anche ieri, un gran numero di sacerdoti si è messo a disposizione dei giovani perché essi potessero accostarsi al Sacramento della Riconciliazione.

 

Dopo la preghiera del mattino, guidata da fra Marinko Šakota, e la catechesi sul rapporto tra la Divina Misericordia e il sacrificio, tenuta da P. Ike Mandurić, ai giovani si è rivolto anche Robert Rukavina. Sua moglie Nada aspetta il loro decimo figlio. Robert, insieme all’Associazione “Kup Karmel” di Zagabria, organizza pellegrinaggi per famiglie a Medjugorje, a cui partecipa anche Marijana Rašić. Lei ha testimoniato ai giovani il suo cammino di vita, ed ha detto tra l’altro: “Medjugorje è casa mia”.

 

Il veggente Jakov Čolo ha poi presentato l’Associazione “Le Mani di Maria”, che si occupa dei bisognosi che vivono nel territorio della parrocchia di Medjugorje. Al termine del programma mattutino c’è stata infine la testimonianza di Mijo Mioč, membro della comunità “Padre Misericordioso”, che ha la sua sede a Bijakovići ed è stata fondata dal defunto fra Slavko Barbarić.

 

Dopo la pausa, all’inizio del programma pomeridiano, si è rivolto ai giovani l’italiano Francesco Vaiasuso. Fino all’età di 31 anni egli non aveva mai neppure sospettato di essere posseduto. Poi c’è stato il suo incontro con P. Matteo La Grua. Durante una sua preghiera su di lui, è risultato evidente che era satana stesso, insieme ad altre 27 legioni di demoni, a tormentare il corpo, la mente e l’anima di Francesco fin dall’infanzia. Da quel momento ha avuto inizio una lotta quotidiana per la sua liberazione dagli spiriti maligni che gli avevano reso la vita insopportabile, distruggendo a poco a poco la sua vita, il suo Matrimonio e tutte le sue relazioni. Solo dopo lunghi anni di preghiere e di esorcismi, si è scoperto il motivo di tutto quel calvario: la causa della sua possessione risaliva ad un evento avvenuto quando Francesco era ancora un bambino. Questa sconvolgente testimonianza ci ha dunque parlato di un uomo che era posseduto e che, dopo una lotta difficile e prolungata, ha ottenuto la sua completa liberazione.

 

Ai giovani partecipanti ha poi parlato l’ungherese Viktor Neugebauer, che fa parte del coro e dell’orchestra internazionali del Festival. Egli ha raccontato una sua esperienza vissuta in missione. Al termine del programma del pomeriggio, Franjo Lovrić ha dato la sua testimonianza sul pellegrinaggio in bicicletta da Padova a Medjugorje e viceversa, a cui ha recentemente partecipato. (foto)