Fine della tregua, non ignoriamo la guerra in Etiopia: è la peggiore catastrofe al mondo

data: 16.09.2022.

Mary's Meals, l’organizzazione Internazionale che da 20 anni si occupa di alimentazione scolastica nei Paesi a basso reddito, invita alla presa di coscienza delle atrocità tutt’ora in corso in Etiopia facendoci portavoce di coloro che vivono quotidianamente nel terrore. 

Il conflitto nella regione del Tigray è iniziato nel novembre 2020 quando il governo etiope ha lanciato un attacco per rovesciare il principale partito politico della regione, il “Tigray People's Liberation Front” (TPLF), mandando letteralmente il Paese in tilt. Si ritiene che ci siano migliaia di morti e milioni di sfollati interni. 

Le ostilità tra le due forze in campo si sono riaccese la scorsa settimana dopo un cessate il fuoco durato quattro mesi. Durante le fasi di combattimento c’è stato anche un attacco aereo sulla capitale del Tigray, Mekelle. Tra le persone decedute, probabilmente, ci sono anche due bambini. 

Purtroppo, riceviamo innumerevoli segnalazioni di violazione dei diritti umani: gente che perde tutto anche la dignità, corpi di bambini uccisi e abbandonati alle intemperie, uomini bruciati vivi dai combattenti e mostrati al popolo come simbolo di vittoria, l’uccisione e lo stupro utilizzati quotidianamente come armi da guerra. 

Ecco le parole del nostro fondatore, Magnus MacFarlane-Barrow, in contatto diretto con i nostri partner in Etiopia: 

"La relativa pace degli ultimi mesi è stata una boccata d'aria fresca ed una risposta alle nostre preghiere ma siamo scioccati e addolorati da questa recente lettera che descrive nuovamente gli orrori e le sofferenze causate dalla ripresa del conflitto.

Dal novembre 2020 gli aggiornamenti cha abbiamo ricevuto dal nostro partner in Tigray sono stati caratterizzati da storie strazianti di inconcepibile brutalità e sofferenza. Allo stesso tempo arrivavano messaggi di speranza dai nostri colleghi che stanno facendo del loro meglio, in circostanze terribili, per portare soccorso ai più vulnerabili.”

"Ora, con la ripresa dei combattimenti, sta diventando quasi impossibile per i nostri partner portare aiuti a chi ne ha bisogno. Ma non dobbiamo commettere l'errore di pensare che non possiamo fare nulla. 

Abbiamo una voce e dobbiamo far sentire il nostro sostegno a favore del popolo etiope".

Tutto ciò conferma l'opinione di Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui la situazione nel Tigray è "la peggiore catastrofe del mondo". 

Mary's Meals è presente nel Tigray dal 2017 e, prima della guerra, sfamava a scuola, ogni giorno, 24.320 bambini.

Quando è scoppiato il conflitto, le scuole sono state chiuse e l'accesso ad alcune aree si è rivelato impossibile. Lavorando con i nostri partner locali, siamo stati in grado di adattare il nostro programma per rispondere ai bisogni immediati di migliaia di famiglie sfollate, cacciate dalle loro città e dai villaggi, che cercavano rifugio nella capitale Mekelle in campi profughi costruiti frettolosamente.

Magnus MacFarlane-Barrow ha aggiunto: "Spero che in futuro non ci guarderemo indietro con un pesante senso di vergogna e di rimpianto perché non siamo riusciti a sostenere i nostri fratelli e le nostre sorelle nel momento del bisogno. Non possiamo distogliere lo sguardo mentre accade tutto questo. 

Fate dell'Etiopia e dell’attuale situazione nel Tigray un argomento di conversazione continua. Assicuratevi che la gente sappia cosa sta accadendo perché non possiamo permettere che questo continui.