FESTIVAL DEI GIOVANI A MEDJUGORJE, 2 agosto 2022; OMELIA, Fr. Massimo Fusarelli, ofm, Ministro generale

data: 03.08.2022.

(Gal 4,3-7, Sl 34, Lc 1,26-33)

Cari fratelli sorelle e in particolare oggi, in questa spianata, cari giovani, il Signore vi dia la sua pace!

Ho accolto con gioia e sorpresa l'invito di Sua Eccellenza mons. Aldo Cavalli, che saluto fraternamente, a essere oggi qui con voi. Non potevo immaginarlo, senza vederlo con i miei occhi, un tale spettacolo di presenza, di fede e di preghiera. È il segno che il Signore Gesù ancora sa affascinare i giovani e chiamarli all'incontro con Lui, alla fede, a seguirlo con tutta la vostra vita, cari giovani, piena di attesa per il futuro, anche in questo tempo che sembra rubarci il futuro.

Oggi non è un giorno qualsiasi, bensì il 2 agosto nel quale noi francescani con tutta la Chiesa chiediamo umilmente e possiamo ricevere il Perdono di Assisi. La Vergine degli Angeli ha accolto San Francesco in quella cappella,la Porzuincola, tanto amata da Lui stesso ed oggi accoglie tanti che invocano il perdono del Signore. Oggi in questa chiesa francescana e parrocchiale, Vergine Maria accoglie tutti noi, soprattutto voi giovani che ancora invocate la pace, il riposo e la consolazione vera.

Abbiamo appena ascoltato il racconto dell’Annunciazione a Maria, un racconto unico e originale in tutta la Bibbia.

“L’angelo entra da Maria”, dice l’evangelista: si tratta innanzitutto di un incontro e non di una visione.

L'angelo va incontro a Maria, entra nella sua vita ed Ella lo accoglie.

Come Maria accoglie l’angelo? “Rallegrati!”, le dice l’angelo: la gioia è la prima reazione, segno dei tempi messianici ormai giunti. Maria vive l'attesa messianica di Israele nella fede di tutto il  popolo di Dio. Non è forse Lei la figlia di Sion?

Ecco allora una prima parola per noi tutti cari confratelli, cari fedeli e cari giovani: anche in questo tempo possiamo osare l'apertura della fede, credere con tutti noi stessi, che il Signore Gesù vuole incontrare ciascuno di noi, chiamandoci per nome, ciascuno di noi per nome, rivolgendosi alla nostra vita così com'è, sempre assetata di vita e bisognosa di perdono e di novità. Se come cristiani non crediamo possibile e quindi non sperimentiamo nella nostra vita questo incontro con il Signore Gesù, allora la nostra fede resta un'idea astratta, una pratica, una morale, non l'incontro che ci cambia la vita. La Vergine Maria ci accompagna a questo incontro con il suo figlio Gesù, disposti ad accoglierlo come la novità vera che  trasforma tutta la nostra esistenza. Ho visto prima della Messa, tanti confessarsi. E mi chiedo sempre: conversione è possibile? La conversione è possibile quando ci lasciamo incontrare dal Signore  Gesù e nello Spirito lo incontriamo Gesù come una persona viva, presente oggi qui per noi. Da quel momento non possiamo più dimenticarlo, la nostra vita è segnata da Gesù, per sempre.

Certamente questo incontro con il Signore ci fa anche un po’ paura. Troviamo questo sentimento anche nella pagina evangelica: infatti Maria è turbata, ma non per la visione dell’angelo, come Zaccaria, ma per la parola di Gabriele, che Ella ascolta e con la quale si intrattiene in un colloquio interiore.

Cari giovani, quando la parola del Signore Gesù ci raggiunge e ferisce il nostro cuore, all'inizio siamo smarriti, è l’esperienza di tanti di noi, perché è una parola più grande delle nostre, è nuova rispetto a quanto noi possiamo dire. Ci fa bene questa sorpresa, questo smarrimento ed anche la paura di una parola che ci fa uscire da noi stessi e ci orienta verso il Signore Gesù. Come possiamo accogliere questa parola del Signore? Maria celo fa vedere. Maria infatti resta rivolta alla parola che ascolta, non si stanca di riceverla. In antiche raffigurazioni la Vergine Maria è rappresentata con il libro della parola di Dio in grembo, mentre attende Gesù. Maria ha accolto la  Parola di Dio con il cuore prima di generarla con la Sua carne. Ecco Maria  ci indica la via dell'ascolto quotidiano del Vangelo, di una sosta silenziosa con la Parola del Vangelo  e dell'accoglienza di questa parola nella nostra vita come la via della fede, semplicemente. La conversione è possibile, sì, se ogni giorno ascoltiamo il Vangelo.

E Maria in quest’incontro riceve un nome dall’angelo: piena di grazia, voglio tradurre: “Trasformata per grazia” è il nome nuovo di Maria, nella quale Dio ha agito nel passato, dall’origine della Sua vita e ora continua ad agire. L'incontro con il Signore Gesù, allora può trasformare la nostra vita. Tanti di voi l’hanno sperimentato, anche in questo luogo, e farci sperimentare la benedizione di Dio, la Sua viva presenza in noi.

Con il Perdono che oggi possiamo ricevere san Francesco,come diceva,  vuole mandarci tutti, tutti in Paradiso, cioè, cos’è il Paradiso:  la vita stessa della Trinità! Possiamo vivere non come zombie, come fantasmi, che cercano surrogati di felicità, quello che avanza dalla tavola della vita, ma come persone “trasformate”: l’incontro con il Signore e il Suo perdono non ci fanno diventare altre persone, siamo noi ma trasformati, trasformati! Siamo portati là dove da sempre ci ha voluti il Signore per essere felici secondo la sua misura, quella del Vangelo.

L’Eucaristia che celebriamo con la confessione sacramentale, la professione di fede e la preghiera per il Santo Padre ci ottiene il Perdono, il Perdono di Assisi, attraverso l’Indulgenza Plenaria: per questo la nostra Chiesa che è madre ci chiede un passo in più. Il distacco affettivo dal peccato, per volgerci completamente e veramente al Signore Gesù. Il distacco affettivo dal peccato non è facile. Non possiamo farlo da soli.

Chiediamo tutti questa grazia nella celebrazione di oggi; non appena però per favore solo per me, ma per tutti, per chi ne ha più bisogno, per chi cerca il Signore, per chi non riesce a distaccarsi da questa o da quella cattiva abitudine, da una distanza dal Signore, che molti sperimentano. Non c’è pace nel nostro cuore finché non facciamo, grazie allo Spirito Santo, questo passo di distaccarci affettivamente dal peccato. Ecco la chiamata a diventare santi, come il Signore ci chiede, come il Signore ci dona.

Ringraziamo allora il Signore, cari amici, cari fratelli e sorelle, cari giovani per averci portati ancora una volta qui e invochiamo la Sua misericordia che veramente ci fa nuovi e ci rende per tanti testimoni autentici e gioiosi del Vangelo che per primi abbiamo ricevuto.

Voglio dire, grazie per la vostra testimonianza, siete da tutto il mondo. Grazie per questa testimonianza di fede e di preghiera. Il Signore è contento, la Vergine Maria esulta e anche San Francesco oggi qui, sicuramente sorride e apre per tutti, rende più facile per tutti noi, la porta del perdono del Signore.