Celebrazione della Candelora a Medjugorje

data: 02.02.2015.

Come di consueto, nel mese di febbraio, a Medjugorje regna un’atmosfera più tranquilla, con un numero minore di pellegrini. Ieri, lunedì 2 febbraio, alla presenza dei parrocchiani e di piccoli gruppi di pellegrini provenienti da Italia, Francia, Austria e USA, è stata solennemente celebrata la Festa della Presentazione del Signore al Tempio (detta anche “Candelora”). In occasione di detta Festa, presso la chiesa di San Giacomo, sono state celebrate quattro Sante Messe in lingua croata ed una rispettivamente in italiano, francese, tedesco ed inglese. Il programma liturgico di preghiera serale è iniziato con la preghiera del Rosario, presieduta da fra Karlo Lovrić, ed è proseguito con la Santa Messa, presieduta da fra Dragan Ružić e concelebrata da cinque sacerdoti. All’inizio della sua omelia, fra Dragan ha detto che la Festa della Candelora risale al IV secolo. Essa cominciò ad essere celebrata anzitutto a Gerusalemme, per poi diffondersi in tutto il mondo cristiano di allora. “Quaranta giorni dopo il Natale, i pellegrini che giungevano a Gerusalemme, insieme ai fedeli locali, rinnovavano la memoria della Presentazione di Gesù al Tempio. Con tale atto essi riportavano alla memoria ciò che Giuseppe e Maria avevano compiuto, adempiendo la legge secondo cui ogni famiglia ebrea doveva presentare a Dio il proprio primogenito. Quello era al contempo un atto di ringraziamento a Dio per il dono della vita ed anche un momento in cui, secondo le proprie possibilità, i genitori donavano anche qualcosa per riscattare il proprio figlio. Il tutto in memoria della salvezza dei primogeniti, operata da Dio durante la schiavitù in Egitto”. Fra Dragan ha poi ricordato che, nel giorno della Candelora, la Chiesa celebra anche la Giornata della Vita Consacrata: “Oggi ringraziamo il Signore in modo particolare per tutti coloro che testimoniano al mondo la bellezza della sequela di Cristo secondo i consigli evangelici di povertà, castità ed obbedienza. Il Santo Padre ha deciso di proclamare il 2015 Anno della Vita Consacrata. Perciò questo sarà un anno di grazia particolare per tutta la Chiesa e sarà, per i religiosi, un’occasione propizia per evangelizzare la propria vocazione e testimoniare la bellezza che proviene dalla sequela di Cristo. Perciò oggi decidiamo di pregare per loro, affinché essi possano risvegliare il mondo con la preghiera, affinché possano rivitalizzarlo con la loro testimonianza profetica e con la loro presenza tra i poveri ed i rifiutati”.