Alcuni pellegrini: “A Medjugorje si percepisce la pace e la presenza della Madonna”

data: 17.03.2016.

Marie Cécile e Rafael, due coniugi francesi, sono venuti a Medjugorje con Denis, un organizzatore di pellegrinaggi. Marie Cécile e il marito vivono in una località a quindici chilometri da Lisieux, dove si trova il Santuario di Santa Teresina. Invitata come ospite in una trasmissione di Radio “Mir” Medjugorje, Marie Cécile ci ha detto: “Abbiamo tre figli e sei nipoti, cinque dei quali adottivi. La nostra unica nipote naturale si chiama Zélie, come la madre di Santa Teresina. Abbiamo sentito parlare di Medjugorje fin dall’inizio delle apparizioni. Alcuni amici erano poi venuti qui, e questo aveva fatto nascere anche in noi il desiderio di venire. A quel tempo, però, i nostri figli erano piccoli, per cui non abbiamo potuto. Sentivamo parlare di Medjugorje soprattutto da una suora venuta da Lisieux, ed è lì che abbiamo poi conosciuto anche la persona che ci avrebbe portato a Medjugorje per la prima volta, nell’ottobre dello scorso anno. A Medjugorje si percepisce la pace e la presenza della Madonna. Abbiamo quindi cominciato a digiunare ogni venerdì, insieme al nostro parroco. Qui ho imparato a pregare il Rosario. Ritornati a casa, abbiamo percepito la stessa gioia provata a Medjugorje. Prima io e mio marito non avevamo mai pregato insieme, ma ora, dopo Medjugorje, ogni mattina preghiamo insieme una decina del Rosario. Per quanto riguarda la Confessione, personalmente mi ha molto colpito che le persone qui attendono a lungo in fila per potersi confessare: nessuno ci aveva mai insegnato a farlo. Io mi sono confessata per la prima volta quando sono arrivata qui, e per me quella è stata un’esperienza nuova”. Suo marito Rafael ha poi aggiunto di essersi avvicinato moltissimo alla Madonna dopo la sua prima venuta a Medjugorje. È rimasto sorpreso nel vedere che a Medjugorje viene a pregare un gran numero di giovani. Fino all’età di cinquant’anni, Denis, l’organizzatore del pellegrinaggio, faceva il notaio. Venuto a Medjugorje per la prima volta nel 1996, sul Križevac ha vissuto la sua conversione ed ha iniziato ad operare come guida di pellegrinaggi: “Quel giorno, sul Križevac, ho cominciato a piangere: non so il perché. Dentro di me mi dicevo che non era normale che stessi piangendo. Ma una persona che era vicino a me mi ha detto che era il Signore ad avermi dato il dono delle lacrime. Non mi ha fatto piacere sentirmelo dire. Sono tornato l’anno seguente dicendo che non volevo più fare il notaio e, tre settimane dopo, un’agenzia turistica mi ha proposto di guidare dei pellegrinaggi. Così ho cominciato a farlo nel 1997 e, da allora, sono venuto qui più di centoventi volte. Porto gruppi di pellegrini, ma amo venire spesso anche da solo e, a volte, con alcuni amici. Qui si percepisce una pace particolare”.